|
Venerdì 16 Novembre 2012
Ore 21:00
Il Gruppo Teatro & Contorni di Genova
presenta la prova aperta dello spettacolo comico
La Belle Epoque
di Georges Courteline
con gli allievi del Laboratorio Teatro & Contorni:
Andrea Basevi, Gabriella Esposito, Angela Gibaldi, Vittorio La Banca,
Maurizio Masnata, Giulia Motta, Silvia Olmi, Stefania Pasini, Valentina
Persico, Andrea Russo, Biancalice Sanna, Laura Schintu e Simona Turco
regia Patrizia Ercole
assistenti alla regia Silvia Olmi e Biancalice Sanna
Georges Courteline (pseudonimo di Georges Moinaux) è uno scrittore francese, autore di opere teatrali ricche di comicità esilarante. Nato a Tours il 25 giugno del 1858, si diplomò nel 1876, e il padre - nonostante fosse un noto scrittore conosciuto come Désiré Moinaux - tentò in ogni modo di allontanarlo dalla carriera letteraria, obbligandolo prima a un servizio civile nella Cavalleria francese e a lavorare poi per 14 anni come impiegato del Ministero degli Interni. Esordì nel 1886 con una serie di bozzetti dalla componente autobiografica, dedicati agli aspetti più comici e caricaturali della vita militare, e raccolti in “Le allegrie dello squadrone (Les gaietés de l’escadron)”, cui seguì “Lidoire e il biscotto (Lidoire et la biscotte)” (1891). Dal 1890 aveva iniziato ad usare lo pseudonimo di Courteline e nel 1893 raggiunse il successo col romanzo “Quelli delle mezze maniche (Messieurs les ronds-de-cuir)” che si prendeva gioco del labirintico mondo della burocrazia ministeriale, rappresentando gli impiegati come grigie macchiette. Nel 1894 lasciò finalmente il posto al Ministero per dedicarsi completamente alla letteratura. Fu tuttavia con il teatro che la sua colorita vena umoristica intrisa di sarcasmo trovò il genere ideale, e Courteline divenne il cantore dei mediocri. Iniziò con atti brevi caratterizzati da buffa volgarità e da stile sboccato (rappresentati prevalentemente presso il Thèâtre Libre di André Antoine), quali: “Un cliente serio (Un client sérieux)” (1898) e “Le bilance (Les Balances)” (1901) d’argomento giudiziario; “La paura delle coppie (La peur des couples)” (1894), “Monsieur Badin” (1897) e “La pace in famiglia (La paix chez-soi)” (1903), dedicati alle contraddizioni e ai litigi delle coppie; e “Il commissario è un bonaccione (Le commissaire est bon enfant)”, “L’articolo 330 (L’article 330)” e “L’agente è senza pietà (Le gendarme est sans pitié)”, pubblicati nel 1899. Nel 1893 rappresentò, con grande riscontro di pubblico e di critica, quella che deve essere considerata la sua migliore piéce teatrale: “Boubouroche”, una farsa misogina dedicata a un cornuto credulone. Nel 1901 scrisse Le “Marionette nella vita (Les Marionettes de la vie)”, cui seguì “La conversione d’Alceste (La conversion d’Alceste)”, il seguito de “Il misantropo” di Molière commissionatogli da La Comédie Française, presentata al pubblico con successo nel 1905. Il suo talento umoristico e i suoi tipi umani s’ispiravano alla realtà di ogni giorno, deformata tuttavia come in uno specchio dal suo ironico senso caricaturale. Forse il più grande umorista della letteratura francese moderna, Courteline ha disegnato l’anatomia sociale della piccola e media borghesia di fine Ottocento, fornendone talora una rappresentazione surreale e aprendo così la strada al Teatro dell’Assurdo. Nel 1899 gli fu conferita la Legion d’onore e nel 1926 fu accolto con onore nell’Académie Goncourt. Morì a Parigi il 25 giugno del 1929 (proprio il giorno del suo 71° compleanno).