Repubblica del 5 novembre ha ricostruito quanto accaduto tra la seconda metà di luglio e la prima metà di ottobre scorsi.
Dalla fine di giugno, quando l’allarme è sembrato svanire, c’erano ragionevolmente tre
mesi prima che l’onda ripartisse. Tre mesi che le Regioni potevano utilizzare, grazie ai soldi
stanziati dal governo, per rinforzare da subito i punti deboli dell’organizzazione sanitaria.
Era inevitabile. Era attesa. Era stata avvistata per tempo. La seconda ondata è arrivata. L'Italia, come il resto dell'Europa, ne è stata travolta. E, ancora una volta, è successo in un attimo. Com'è stato possibile? Cosa poteva e doveva esser fatto e non è stato fatto. E perché?
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Lettera di precisazione al quotidiano "la Repubblica"di Giuseppe Conte
Lunedì, 9 Novembre 2020, "Ma il governo non è mai andato in vacanza"